L'automazione degli esperimenti aumenta precisione e riproducibilità
La piattaforma basata sul cloud di Synthace, Antha, offre un'architettura automatica per sperimentazione e analisi. Dal punto di vista della sperimentazione, questo consente la programmazione rapida e senza codice dei robot per la manipolazione dei liquidi, oltre a fornire anteprime visuali con la possibilità di verificare la presenza di errori prima di procedere con l'esperimento.
“I sistemi biologici spesso sono ricchi di perturbazioni e molti esperimenti possono rivelarsi impegnativi e dispendiosi”, spiega Michael Sadowski, PhD, responsabile della Bioinformatica di Synthace. “Di conseguenza, si possono avere molte limitazioni sulle dimensioni di un esperimento, se si fa tutto manualmente”. Antha non si limita a risolvere il problema di rapidità degli esperimenti manuali, ma incrementa anche precisione e riproducibilità.
I processi manuali portano con sé problemi aggiuntivi. Prima di tutto, gli scienziati tendono a creare strumenti ad hoc basati su fogli di calcolo che, per quanto utili per un caso specifico, rischiano di far perdere tempo e comportare errori se modificati per ulteriori esperimenti. In secondo luogo, molti dati contestuali fondamentali, come la configurazione degli esperimenti e le condizioni ambientali, spesso si perdono nella confusione. “Acquisire i dati e inserirli nel giusto contesto prevede anche una forte componente amministrativa”, dice Sadowski. “In genere ci si trova a interagire con decine di macchine diverse, ognuna con la sua interfaccia e il suo formato dei dati. Dopodiché, bisogna far entrare il tutto nel proprio software di analisi”.
Oltre ad automatizzare l'esecuzione degli esperimenti, Antha consente la raccolta, la strutturazione e la visualizzazione automatiche dei dati. Un sistema che, per usare le parole di Sadowski, riduce l'errore umano, rendendo la scienza più riproducibile a fronte di una solida documentazione e a una rigorosa aderenza ai protocolli di studio: un vantaggio che in ultima analisi non fa altro che accelerare nuove scoperte. In un ambiente di laboratorio tradizionale, spiega, “ci sono cose che non ci si rende conto di fare, cose che non vengono registrate ma che potrebbero essere fondamentali per il processo. Così però altri scienziati non potranno mai capire come si è arrivati a un certo risultato. Le ricerche dimostrano che è molto raro trovare in uno studio pubblicato informazioni sufficienti a riprodurre per intero l'esperimento”. Synthace è una delle aziende del settore che più si stanno impegnando per risolvere il problema, anche tramite la pubblicazione di un white paper sull'importanza di disporre di dati completi per garantire la riproducibilità e sfruttare appieno tutti i vantaggi dei dati sperimentali.
Gli sviluppatori di Antha hanno intuito da subito l'importanza di affrontare il problema della riproducibilità tramite l'automazione. Ma Synthace non si è fermata lì. Il loro obiettivo è ampliare la visuale di applicazione dei metodi computazionali ai problemi sperimentali, approccio che hanno chiamato “Biologia assistita da computer”. Lo scopo della biologia assistita da computer è di oltrepassare i colli di bottiglia attualmente riscontrabili nel lavorare con i sistemi biologici creando approcci software in grado di gestire la raccolta, la strutturazione, l'analisi e la modellazione di dati su larga scala necessari per una migliore comprensione della biologia.